Un programma psicoeducativo per prevenire l'abuso di Internet nei giovani

Autori

  • Antonella Gigantesco Responsabile dell'Unità di ricerca clinico-epidemiologica in salute mentale, Centro di Scienze del Comportamento e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità
  • Debora Del Re Assistente di ricerca, Centro di Scienze Comportamentali e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità
  • Isabella Cascavilla Tecnologo, Centro di Scienze Comportamentali e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità
  • Daniela Bonaldi Dipartimento Salute e Politiche Sociali, Provincia Autonoma di Trento
  • Vindice Deplano Psicologo, formatore e consulente e-learning

DOI:

https://doi.org/10.61007/QdC.2023.2.125

Parole chiave:

abuso di internet, serious game, soft skills

Abstract

Non c'è dubbio che Internet abbia un ruolo così importante e rilevante nella vita che non possiamo ragionevolmente credere di volerne e poterne fare a meno (Unicef, 2017). I ricercatori che lavorano nel campo della psicoeducazione chiedono alle scuole e agli educatori di utilizzare questa tecnologia in modi che potrebbero essere produttivi (Thompson, 2013). L'apprendimento di attività digitali come video online e serious games può essere particolarmente utile, ad esempio, per migliorare le competenze emotive, sociali e decisionali (Campbell et al., 2010; Albert e Steinberg, 2011).

Gli autori di questo articolo hanno sviluppato un programma per gli studenti delle scuole medie finalizzato alla prevenzione dell'abuso di Internet. Il programma basato su serious games è stato sviluppato nell'ambito di un progetto multiregionale finanziato dal Ministero della Salute nell'ambito del bando CCM (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) nel 2018.

Qui descriveremo brevemente il programma e presenteremo i principali risultati della sua implementazione che ha coinvolto scuole di diverse Regioni e province italiane, come la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia, il Lazio, le Marche e il Molise.

Biografie autore

Antonella Gigantesco, Responsabile dell'Unità di ricerca clinico-epidemiologica in salute mentale, Centro di Scienze del Comportamento e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità

Antonella Gigantesco, Psicologa, epidemiologa. È Primo Ricercatore presso l'Istituto Superiore di Sanità dove svolge attività di ricerca dal 1990. Ha conseguito nel 2018 l'abilitazione scientifica nazionale a Professore Associato di Psicologia Clinica e Dinamica. È autrice di 100 articoli scientifici su riviste internazionali indicizzate. Fra le sue attività di ricerca un filone in particolare riguarda l'efficacia di interventi psicoeducativi di promozione della salute mentale e di prevenzione primaria dei disturbi mentali comuni nella popolazione generale giovanile.
Parole chiave: interventi psicosociali e riabilitativi in psichiatria e psicologia clinica; promozione della salute mentale; qualità dei servizi di salute mentale.

Debora Del Re, Assistente di ricerca, Centro di Scienze Comportamentali e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità

Debora Del Re, Psicologa presso l'Istituto Superiore di Sanità dove dal 1990 svolge attività di assistenza tecnica a progetti di ricerca. Attualmente lavora nel Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale e partecipa a progetti di sorveglianza dei disturbi mentali, di promozione della salute mentale e prevenzione dei disturbi mentali nei giovani e di salute mentale perinatale. Si occupa anche dell'organizzazione di eventi formativi ed è coautrice di circa 50 pubblicazioni.

Parole chiave: disturbi mentali, promozione della salute mentale, salute mentale perinatale.

Isabella Cascavilla, Tecnologo, Centro di Scienze Comportamentali e Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità

Isabella Cascavilla, Laureata in Lingue e Letterature Straniere, è Tecnologo presso l'Istituto Superiore di Sanità dove dal 1992 svolge attività di assistenza tecnica a progetti di ricerca. Attualmente lavora nel Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale e partecipa a progetti di sorveglianza dei disturbi mentali, di promozione della salute mentale e prevenzione dei disturbi mentali nei giovani e di salute mentale perinatale. Si occupa anche dell'organizzazione di eventi formativi ed è coautrice di 50 pubblicazioni.

Parole chiave: disturbi mentali, promozione della salute mentale, salute mentale perinatale.

Daniela Bonaldi, Dipartimento Salute e Politiche Sociali, Provincia Autonoma di Trento

Daniela Bonaldi, Funzionario dell'Ufficio innovazione e ricerca del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento.

Campi di interesse: innovazione e digitalizzazione nella Pubblica amministrazione e, in particolare, nell'ambito sanitario, promozione della salute

Vindice Deplano, Psicologo, formatore e consulente e-learning

Vindice Deplano, Laureato in Psicologia, dal 1990 si occupa a tempo pieno di formazione professionale e manageriale e, dalla seconda metà degli anni '90, di e-learning, con una spiccata predilezione per le simulazioni, i serious game e altri metodi "attivi". In questo ambito ha proposto alcuni approcci metodologici. Oggi collabora, come libero professionista, con diverse tra le realtà più vivaci nel campo dell'e-learning e della pubblica amministrazione. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sui temi della formazione e delle tecnologie didattiche. La sua esperienza professionale e i suoi contributi sono documentati nel sito Apprendere/Pensare <http://www.vindice.it>, da dove è possibile scaricare le pubblicazioni.

Campi di interesse: apprendimento, formazione, e-learning, simulazioni, serious game

Riferimenti bibliografici

Albert, D., Steinberg, L. (2011), «Judgment and decision making in adolescence», in J Res Adolesc., 21(1), 211-24.

Bai, Y. M., Lin, C. C., Chen, J. Y. (2001), «Internet addiction disorder among clients of a virtual clinic», in Psychiatr Serv, 52(10), 1397.

Campbell, T., Wang, S. K., Hsu, H. Y., Duffy, A., Wolf, P. (2010),«Learning with Web Tools, simulations, and other technologies in science classrooms», in J Sci Educ Technol, 19(5), 505-11.

Caplan, S. E. (2010), «Theory and measurement of generalized problematic Internet use: A two-step approach», in Comput Human Behav, 26(5), 1089-97.

Caprara, G. V. (2001), La valutazione dell’autoefficacia, Trento, Erickson.

Casale, S., Caplan, S. E, Fioravanti, G. (2016), «Positive metacognitions about Internet use: The mediating role in the relationship between emotional dysregulation and problematic use», in Addict Behav, 59, 84-8.

Fox, H. C., Axelrod, S. R., Paliwal, P., Sleeper, J., Sinha, R. (2007), «Difficulties in emotion regulation and impulse control during cocaine abstinence», in Drug Alcohol Depend, 89(2-3), 298-301.

Hormes, J. M., Kearns, B., Timko, C. A. (2014), «Craving Facebook? Behavioral addiction to online social networking and its association with emotion regulation deficits», in Addiction,109(12), 2079-88.

Kun, B., Demetrovics, Z. (2010), «Emotional intelligence and addictions: a systematic review», in Subst Use Misuse, 45(7-8), 1131-60.

Shapira, N. A., Goldsmith, T. D., Keck, P. E. Jr., Khosla, U. M., McElroy, S. L. (2000), «Psychiatric features of individuals with problematic internet use», in J Affect Disord, 57(1-3), 267-72.

Thompson, P. (2013), «The digital natives as learners: Technology use patterns and approaches to learning», in Comput Educ, 65, 12- 33.

UNICEF (2017), The States of the World’s Children 2017. Children in a digital world. https://www.unicef.org/sowc2017.

Downloads

Pubblicato

2023-09-01

Come citare

Gigantesco, A., Del Re, D., Cascavilla, I., Bonaldi, D., & Deplano, V. (2023). Un programma psicoeducativo per prevenire l’abuso di Internet nei giovani. Quaderni Di comunità. Persone, Educazione E Welfare Nella Società 5.0, (2), 45–53. https://doi.org/10.61007/QdC.2023.2.125